Uil Taranto: ''No alla manovra finanziaria del Governo, si rischia crisi irreversibile''

Uil Taranto: ''No alla manovra finanziaria del Governo, si rischia crisi irreversibile''

Il sindacato, definendo "timide e poco efficaci rispetto alle reali necessità del Paese", ritiene che la manovra possa avere ripercussioni anche sulla Puglia, falcidiata da numerose vertenze lavorative irrisolte, contenute in un documento consegnato dalla Uil Taranto al Prefetto Martino


In 400 si sono presentati nei pressi della Prefettura di Taranto per far sentire il “NO” alla manovra finanziaria varata dal Governo Meloni.

Così la UIL di Taranto, come nelle restanti province d’Italia, nella giornata di ieri 13 dicembre ha voluto esprimere la propria contrarietà a una legge di Bilancio ritenuta "inidonea a contrastare il declino lavorativo", acuitosi dopo la recente pandemia.

Le misure contenute nel disegno di legge sono state definite dalla Uil "timide e poco efficaci rispetto alle reali necessità del Paese in un momento storico, come l’attuale, contraddistinto da una profonda crisi economica, conseguenza dell’emergenza pandemica, del conflitto in Ucraina, del rincaro energetico e di un’inflazione galoppante, che sta erodendo pesantemente il potere d’acquisto di salari e pensioni, aumentando in maniera cospicua i livelli di povertà e di lavoro povero".

Per il sindacato l'attuale proposta di manovra avrà ripercussioni anche sulla Puglia, territorio già falcidiato da numerose vertenze irrisolte, con centinaia di posti di lavoro a rischio.

Il Coordinatore della UIL di Taranto, Pietro Pallini, insieme al segretario pugliese Andrea Toma, hanno consegnato al Prefetto di Taranto, Demetrio Martino, un documento di 29 pagine nel quale, oltre alle motivazioni della protesta, sono contenute le più importanti vertenze lavorative e industriali del territorio ionico.

Dalla madre di tutte le vertenze ovvero ex ILVA a quella della Leonardo spa; a quella non meno grave del porto con gli ex lavoratori TCT, passando per la ex Cementir e analizzando la complessa situazione della sanità tarantina con anche il nuovo nosocomio San Cataldo. Nel documento sono poi evidenziate le problematiche del Distripark, del settore tessile come Albini, Agromed e la cosiddetta vertenza ex Pasquinelli.

“Questa iniziativa - commenta il Coordinatore provinciale Pietro Pallini - è solo la prima se lo stato dei fatti non cambiasse. Abbiamo scelto di stare tra le persone ed è con loro e per loro che continueremo, partendo da questa ulteriore iniziativa, a tutelare i loro interessi per migliorare questo triste stato dei fatti che logora giorno dopo giorno famiglie e persone”.